Scopri come la pandemia ha accelerato i processi aziendali nel mondo degli eventi
Per trasformazione digitale si intende quell’insieme di strategie che conducono le aziende verso l’implementazione di una maggiore flessibilità operativa. Come sappiamo, l'impatto della pandemia sui modelli organizzativi aziendali ha reso possibile una significativa accelerazione nella transizione delle imprese verso la Digital Transformation.
Secondo un report Adobe, il 78% dei senior executive è d’accordo sul fatto che il ritmo del cambiamento sperimentato tra il 2020 e il 2021 proseguirà anche in questi anni.
L’obiettivo è infatti continuare a implementare processi aziendali sempre più agili, eliminando gli sprechi di tempo e risorse e rafforzando i rapporti con i clienti grazie all’offerta di soluzioni in linea con lo sviluppo del mercato.
Le ragioni che nello scenario contemporaneo spingono le imprese a intraprendere la transizione verso la digitalizzazione sono una maggiore possibilità di snellire i processi interni e di interfaccia, una più efficiente comunicazione con clienti e fornitori e la volontà di abbattere i costi, a fronte di una sempre maggiore competitività all’interno del mercato. Per questo motivo, cresce il fenomeno phygital, ovvero l’utilizzo della tecnologia che unisca l’evento fisico e digitale.
Fondamentale a questo scopo risulta essere inoltre, oltre allo sviluppo di una maggiore versatilità e capacità di adattamento alle nuove sfide, l’impiego di sistemi digitali come il Machine Learning e le Intelligenze Artificiali, tool ormai imprescindibili nel contesto di un panorama digitale in forte crescita.
L'imperativo rimane infatti velocizzare e automatizzare il più possibile le attività produttive, ma che conseguenze avranno trasformazioni di tale portata sul mondo dell’organizzazione degli eventi?
Oltre al Phygital c’è di più
Visti i cambiamenti che l’universo delle aziende, piccole o grandi che siano, si trova ad affrontare, il mondo dell’organizzazione degli eventi non può esimersi dal mettere in pratica un processo di transizione verso la digitalizzazione.
Questo significa continuare a privilegiare quegli strumenti che durante la pandemia ci hanno permesso di continuare a rimanere connessi, sviluppando al tempo stesso linguaggi innovativi in grado di rispondere alle esigenze delle nuove esperienze di consumo e della loro journey.
Gli eventi phygital hanno evidenziato la necessità di una migliore capacità organizzativa, in grado di gestire la compenetrazione del mondo online con quello offline.
Il che, richiedendo l’impiego di un team creativo e professionalità con competenze trasversali, allunga notevolmente i tempi di organizzazione.
A fronte di una maggiore difficoltà dello gestione dello spazio virtuale assieme a quello fisico, però, i vantaggi degli eventi ibridi sono davvero molti:
- L’audience si amplia, senza però affrontare costi aggiuntivi;
- Aumentano le possibilità di interazione con i contenuti;
- Migliorano le opportunità di coinvolgere ospiti da tutto il mondo, con un notevole abbattimento di costi di trasferte;
- C’è maggiore efficienza nel monitoraggio del successo degli eventi, grazie ad una migliore tracciabilità del comportamento degli utenti.
Grazie alla pandemia i brand hanno inoltre avuto modo di scoprire nuove possibilità per ingaggiare gli utenti con tipologie di experience in continua evoluzione.
La realtà virtuale si è affermata ormai da qualche anno, permettendoci di trasportare i partecipanti agli eventi in un mondo dal potenziale immersivo praticamente illimitato in termini di varietà, attrattività e valore delle esperienze digitali proposte. Lo step successivo è rappresentato dalla realtà aumentata, che permette di organizzare dimostrazioni ed eventi risparmiando notevolmente sulle voci di costo e guadagnare in flessibilità.
La virtual reality risulta più dispendiosa in termini di risorse poiché presuppone la costruzione di nuovi panorami interamente digitali all’interno dei quali l’utente può scegliere come muoversi. In più, quest'ultima, al contrario dell’augmented reality, richiede l’utilizzo di supporti tecnologici ad hoc come i visori virtuali, grazie ai quali i partecipanti possono interagire con il “nuovo” mondo circostante.
Per concludere
Eventi virtuali e ibridi continuano a rappresentare un trend in crescita per il futuro, ma il tema attorno al quale le aziende saranno sempre più costrette a focalizzarsi è la personalizzazione.
Per dirlo con le parole di Ajit Sivadisan, Vice President di Lenovo, “If you’re not thinking about the customer holistically, you will fail the customer in a big way.”
Anche noi di Kampaay siamo convinti che la trasformazione digitale non possa prescindere da una valorizzazione sempre maggiore dei clienti e delle loro esigenze.
Cliente che, ora che più che mai, deve essere messo al centro delle iniziative trasformative che fanno capo alle imprese che desiderino tenere il passo con l’implementazione di processi innovativi.
Se anche tu sei d’accordo con noi, contattaci per scoprire come rendere i processi organizzativi dei tuoi eventi aziendali facili, veloci e smart grazie a Kampaay!